L'estate indimenticabile di Beltrame con la Juventus

Intervista all'attaccante biellese, ora in Olanda, che ha giocato e segnato negli Usa. L'incontro con CR7.

L'estate indimenticabile di Beltrame con la Juventus
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È stata un’estate indimenticabile per Stefano Beltrame. Il calciatore di Candelo classe 1993, di proprietà della Juventus, ha fatto parte della squadra bianconera che ha compiuto la tournée negli Stati Uniti per l’International Champions Cup dove ha affrontato squadre del calibro di Benfica, Bayern Monaco e Real Madrid oltre alla selezione All Stars della Mls, il campionato a stelle e strisce.

Beltrame negli Usa con i big bianconeri

Beltrame, mandato in campo da mister Massimiliano Allegri a gare iniziate, si è tolto la soddisfazione di segnare due rigori su due nelle lotterie finali contro Benfica e gli All Stars. Tornato in Italia, dalla scorsa settimana è stato ufficializzato il prestito al Den Bosch, ambiziosa squadra della Serie B olandese, di cui sarà uno dei perni centrali in vista della stagione 2018/2019.

Stefano, è arrivato da pochi giorni ma già da subito titolare nella prima vittoria dell’anno contro il Volendam per 2 a 1...
«Si, siamo partiti con il piede giusto e non era facile su un campo davvero ostico. Personalmente sono molto contento perché in un’ora di gioco ho servito l’assist per il primo gol».
Per lei questo è il terzo anno in Olanda, si aspettava di tornare all’inizio dell’estate?
«In realtà no. Ci sono state diverse offerte e alla fine, insieme alla Juventus, abbiamo deciso di optare per il Den Bosch. Rispetto a due stagioni fa però c’è una società nuova, molto ambiziosa, con la volontà di fare un campionato da protagonista».
Avendo toccato con mano due realtà diverse come quella olandese e quella italiana, che differenze ci sono nell’interpretazione del gioco del calcio?
«Tecnicamente parlando, la serie B olandese è di poco inferiore a quella italiana. La grande differenza la fa la volontà di giocare la palla che, qui in Olanda, tutte le squadre hanno, mentre in Italia si vede davvero poco calcio. Infine in Olanda il calcio è ancora visto come un gioco e un divertimento e quindi viene vissuto con la giusta leggerezza».
Questo trasferimento arriva al termine di un’estate davvero intensa per lei, cominciata con il ritiro con la Juventus e proseguita con la tournée negli Stati Uniti. Che esperienza è stata quella oltre oceano?
«Quella americana è stata un’avventura che porterò nel cuore per tutta la mia vita. Per uno juventino doc come me, avere la possibilità di indossare ancora una volta quella maglia è stato qualcosa di davvero unico. Anche allenarsi fianco a fianco con grandissimi campioni è un’opportunità che non capita tutti i giorni. Nell’insieme sono state tutte emozioni che avranno un posto speciale nel mio cuore».

Il selfie da bianconero con CR7

A proposito di campioni, l’estate bianconera è stata travolta dall’arrivo di Cristiano Ronaldo che ha impressionato l’opinione pubblica. Ha avuto modo di allenarsi con lui?
«Purtroppo no. Quando è sbarcato a Torino ero al centro sportivo della Continassa ed è stata l’occasione di fare una foto e di stringersi la mano. Di ritorno dalla tournée, quando sono rientrati i vari giocatori dalla nazionale e il gruppo si è completato, sono stato aggregato insieme agli altri giovani alla Juventus B e non ci siamo incrociati».
Proprio la neonata Juventus B è stata una possibilità concreta per la prossima stagione?
«Ne abbiamo discusso con Mauro Zironelli (mister della seconda squadra bianconera ndr ) e lui sarebbe stato contentissimo di avermi in squadra come fuori quota. Parlando con la società però abbiamo convenuto che l’esperienza in Olanda sarebbe stata più proficua».
Infine, da calciatore biellese in giro per il mondo, segue ancora il nostro campionato di provincia?
«Pochino. Ho tanti amici e mio fratello (Alessandro, quest’anno con la maglia del Vigliano ndr) che ogni tanto mi tengono aggiornato su quello che succede ma dall’estero non è semplice».
Fabio Giacchetto

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