Basket Final Eight A2 || Carrea: «Angelico, hai le armi per combattere la Fortitudo»

Questa sera, ore 18.45, a Porto San Giorgio, quarto di finale della Coppa Italia tra Biella e Bologna. Intervista al coach rossoblù.

Basket Final Eight A2 || Carrea: «Angelico, hai le armi per combattere la Fortitudo»
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E' di nuovo tempo di Coppa Italia: stasera alle 18.45 quarto di finale tra Angelico Biella e  Fortitudo Bologna al palaSavelli di Porto San Giorgio, nelle Marche.

«Angelico, hai le armi per lottare»

Vigilia della Final Eight  frizzante in casa Pallacanestro Biella, per l'occasione di nuovo griffata Angelico, che coach Michele Carrea (Foto Laura Malvarosa) dovrà gestire al meglio, inserendo un giocatore nuovo di spessore, che non ha bisogno di tante “spiegazioni”, salutandone un altro, Vildera, che non ha ingranato nei meccanismi rossoblù: «Il mercato spesso offre opportunità figlie delle situazioni che si vengono a creare - commenta Carrea -. Per noi martedì mattina si è palesata la possibilità di arrivare a Michele Antonutti, un giocatore che non ha bisogno della mia presentazione. Un grazie alla Società che ha reso possibile tutto questo chiudendo un'operazione che fa crescere il nostro gruppo. Doveroso un ringraziamento a Giovanni Vildera per i suoi continui tentativi di dare un impatto in partita. A lui il miglior in bocca al lupo per la prossima esperienza».

Ogni gruppo è differente, quello di questa stagione, arrivato al traguardo prestigioso delle Final Eight, in quale caratteristica si distingue dagli altri allenati?
«Mi viene da dire la disponibilità, credo che difficilmente nel mio percorso da capo allenatore, da assistente e da allenatore del settore giovanile, ho avuto un gruppo così disponibile a eseguire quelle che sono le indicazioni, ad andare contro magari a caratteristiche che hanno fatto parte del vissuto dei giocatori, ma che non erano funzionali a questo progetto tecnico; quindi credo che questa sia la caratteristica che più ha permesso a questo gruppo di raggiungere questo obiettivo».
Come procede l’avvicinamento alla sfida  con la corazzata Bologna?
«Ci siamo preparati tra qualche difficoltà è innegabile, legate a delle buone notizie come la nascita dei figli di Sims e Harrell che inevitabilmente hanno portato i due giocatori a essere più vicini alla famiglia, come è giusto che sia, e meno presenti in campo, più un piccolo problema fisico di DeShawn. Massone purtroppo in allenamento ha preso una storta alla caviglia del piede che già gli dà fastidio, nonostante la sfortuna, crediamo che Federico possa ancora stringere i denti ed essere presente per il quarto di finale».
La resa di trenta punti con Bergamo è dimenticata?
«Non è il momento migliore per viverla questa Coppa, perché probabilmente avremmo avuto necessità di giocare per tenere il ritmo partita e cancellare le scorie della sconfitta con Bergamo, ma questa è solo una valutazione razionale del percorso, ma poi arriva il sapore della Coppa, il sapore di partite speciali e sono certo che i ragazzi avranno l’energia, figlia dell’orgoglio di aver ottenuto una qualificazione che nessuno li riteneva in grado di conseguire ad inizio stagione, per cui in campo prevarrà il desiderio di essere competitivi».
Tornando a Bergamo e mettendosi nei panni dello staff Fortitudo che punta a vincere il quarto, preservando anche delle energie per arrivare in fondo, forse la scelta di mettere in difficoltà Biella optando per una difesa mista è probabile. L’Angelico come risponderà sul campo?
«Biella ha fatto delle ottime partite contro difesa a zona e pessime partite con difese a uomo-zona quindi penso che in questo momento chi prepara la partita contro Biella non possa avere delle certezze assolute che possano pagare dividendi. Se uno guarda all’ultima con Bergamo probabilmente ci pensa, ma credo che noi di fronte a una scelta tattica di questo tipo non dobbiamo cadere nell’errore che due tiri sbagliati siano sintomo di un attacco che non funziona. Abbiamo tante armi, su tutte il rimbalzo d’attacco degli esterni che sicuramente è un’arma che contro la zona può essere utilizzata molto, abbiamo anche la possibilità di alzare il ritmo del gioco quando la gara lo chiede e con Stefanelli abbiamo tutte le caratteristiche di pericolosità per mettere in difficoltà difese contenitive zona-uomo. Se la Fortitudo vorrà risparmiare energie noi dovremo essere pronti a spenderne di più, sapendo che è una squadra che non ha mai perso due partite in fila e viene da una sconfitta...».

Dounya Chiab in maglia Angelico Final Eight 2019 (Foto Laura Malvarosa)
Dounya Chiab in maglia Angelico Final Eight 2019 (Foto Malvarosa)

Pallacanestro Biella sempre protagonista in Coppa negli ultimi tre anni, nel suo caso quanta voglia di rivincita c’è dopo quella finale persa a Bologna all’ultima azione due anni fa?
«Penso che non sia corretto fare paragoni tra gruppi diversi, oggi alleno per questo gruppo. Credo che i miei rimorsi non siano quelli di Saccaggi e viceversa, quindi non si deve pensare ad altro. Quello che può esserci d’aiuto è l’esperienza di Stefanelli che la Coppa l’ha vinta l’anno scorso da Mvp e l’esperienza di chi, con me, è il terzo anno consecutivo che la fa e probabilmente può padroneggiare le dinamiche di dispendio delle energie emotive. Tutto questo vissuto ci può aiutare, ma non chiedo a Saccaggi e Chiarastella di risolvere i rimpianti che sono legati a giocatori che non sono loro. Quella finale resta un rimpianto, la partita la ricordo e penso che ci fossero le condizioni per vincere. Oggi i giocatori sono diversi e scriveremo, spero, una storia altrettanto avvincente».
Gabriele Pinna

+++ stasera aggiornamenti sul quarto di finale +++

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