Pronto soccorso, Icardi: «Nessuna svendita ai privati»

L'assessore alla Sanità replica all'opposizione: "Idea da valutare, il servizio resterà gratuito e non graverà sul pubblico".

Pronto soccorso, Icardi: «Nessuna svendita ai privati»
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Consiglio regionale su sanità: l'ipotesi di affidare il servizio dei pronto soccorso a privati scatena l'opposizione, così replica l'assessore Icardi.

Il dibattito

L'assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Luigi Icardi, in risposta alla posizione assunta dall'opposizione circa l'ipotesi di affidare il servizio dei pronto soccorso piemontesi a privati, fornisce delle precisazioni.

«Nessuna svendita e nessuna intenzione di distruggere la sanità pubblica - garantisce Icardi - Assegnare ai privati la gestione dei pronto soccorso è un’idea ancora tutta da valutare, ma se viene da me un privato con una richiesta per fornire un servizio complementare e utile alla sanità piemontese, io voglio vederla, discuterla, e se è il caso incamminarla nel percorso articolato che coinvolge Giunta e Consiglio per arrivare a renderla effettiva».

E aggiunge: «Ricordo a tutti che il servizio sanitario nazionale è gratuito, anche quando la gestione sia affidata a privati convenzionati. Inoltre non dobbiamo sottrarre soldi al pubblico per finanziare il privato, perché in sede romana è stato alzato il limite di spesa nazionale per queste operazioni. E chi ha insistito per togliere il limite è stato proprio il ministro Speranza».

Rivedere il piano sanitario

L’assessore ha affermato di «concordare pienamente sul fatto che si debba rivedere il piano sanitario, soprattutto sul fronte della continuità assistenziale. Se oggi abbiamo i pronto soccorso intasati il motivo non sono le emergenze: non è possibile che l'80 per cento degli accessi siano codici bianchi e verdi, cioè accessi impropri. Questo avviene proprio perché manca la risposta di continuità assistenziale, un fronte sul quale ci stiamo impegnando».

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