Più controlli contro la contraffazione

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Più controlli contro
la contraffazione

Camera di commercio e Guardia di Finanza alleate

(28 mar) Come dev’essere scritta un’etichetta, quale tolleranza è permessa al momento dei controlli in laboratorio e quali sono le normative di riferimento, ma anche il valore aggiunto della tracciabilità per imprese e consumatori e le dinamiche della lotta costante alla contraffazione da parte delle forze dell’ordine.  Questi, in estrema sintesi, gli argomenti illustrati, martedì mattina nella sala convegni Biverbanca, nel corso del convegno “I prodotti tessili, l’etichettatura e la vigilanza”. «A partire dal 2009 l’Itf ha intensificato i controlli sull’etichettatura dei prodotti tessili attraverso il prelievo dei capi e le verifiche in laboratorio: sono previsti nell’arco dell’anno circa 12mila controlli» ha spiegato Gianfranco De Martini, presidente della Camera di commercio di Biella.

Più controlli contro
la contraffazione

Camera di commercio e Guardia di Finanza alleate

Come dev’essere scritta un’etichetta, quale tolleranza è permessa al momento dei controlli in laboratorio e quali sono le normative di riferimento, ma anche il valore aggiunto della tracciabilità per imprese e consumatori e le dinamiche della lotta costante alla contraffazione da parte delle forze dell’ordine.  Questi, in estrema sintesi, gli argomenti illustrati, martedì mattina nella sala convegni Biverbanca, nel corso del convegno “I prodotti tessili, l’etichettatura e la vigilanza”.
Vista la stretta connessione tra la lotta alla contraffazione e la valorizzazione della tracciabilità dei prodotti tessili, al tavolo dei relatori del convegno erano presenti il presidente della Camera di commercio di Biella, Gianfranco De Martini, con Gabriella Fusi di Italian Textile Fashion (Itf), l’organo che raggruppa più enti camerali per la valorizzazione del sistema moda, e con la Guardia di Finanza di Biella rappresentata dal comandante provinciale Salvatore Barca e dal comandante del Nucleo operativo della polizia tributaria provinciale, Paolo Maurizio Cianciotta.
«A partire dal 2009 l’Itf ha intensificato i controlli sull’etichettatura dei prodotti tessili attraverso il prelievo dei capi e le verifiche in laboratorio: sono previsti nell’arco dell’anno circa 12mila controlli - ha spiegato De Martini, presidente della Camera di commercio di Biella e membro del consiglio direttivo di Itf -, un monitoraggio nazionale in cui è essenziale la collaborazione con la Guardia di Finanza».
E’ un’azione che prosegue parallelamente alla battaglia in sede europea per l’indicazione obbligatoria di tracciabilità, come ha tenuto a ricordare De Martini: «In attesa di una presa di posizione da parte della Ue, Itf ha elaborato un sistema di tracciabilità volontario cui parecchie imprese biellesi hanno aderito. L’associazione Tessile e salute, invece, ha messo a punto una certificazione di sicurezza e salubrità».
A margine del convegno, poi, il presidente della Camera di commercio ha espresso qualche perplessità rispetto alla proposta della Regione al tavolo del tessile, tenutosi in Provincia la scorsa settimana, di avviare un’iniziativa di tracciabilità per tessile, oreficeria e rubinetteria: «Non credo che l’iniziativa possa essere fattibile, in primis perché le tre realtà sono molto diverse e, in secondo luogo, perché a fronte di un sistema nazionale per il tessile, tornare a una dimensione regionale potrebbe non essere efficace».
I lavori del convegno si sono quindi concentrati su aspetti tecnici legati all’attività di controllo da parte della Guardia di Finanza: «La definizione di contraffazione si evolve rapidamente - ha spiegato il colonnello Salvatore Barca, comandante provinciale della Guardia di Finanza di Biella - e genera danni non solo al patrimonio del privato causando anche evidenti danni all’immagine, ma anche all’erario e al mercato in termini di concorrenza sleale».
Il comandante del Nucleo operativo della polizia tributaria provinciale, Paolo Maurizio Cianciotta, ha messo in luce la «schizofrenia» delle norme di riferimento e ha sottolineato la difficoltà operativa delle pattuglie chiamate a intervenire «inquadrando subito il tipo di reato, quindi decidendo per il sequestro o meno della merce».
Il convegno si è quindi concentrato sugli aspetti tecnici illustrati da Gabriella Fusi, tutte informazioni che gli imprenditori possono reperire rivolgendosi alla Camera di commercio.

28 marzo 2009

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