Nel primo semestre, a Biella cassa integrazione in crescita: +22,8%

Nel primo semestre, a Biella cassa integrazione in crescita: +22,8%
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In un generale panorama regionale in cui, nel II semestre 2017, le ore autorizzate di cassa integrazione calano rispetto allo stesso periodo del 2016, Biella mostra invece un segno in controtendenza, portando a casa un sonoro + 22,8%. Il dato arriva dal VI Rapporto Uil sulla Cassa Integrazione per Macro aree, regioni e province. Un segnale d’allarme? Non necessariamente, almeno nella lettura analitica che del dato dà la stessa segretaria generale Uil di Biella e Vercelli, Maria Cristina Mosca. «Se si analizza il dato complessivo - spiega Maria Cristina Mosca - esso è evidentemente in aumento rispetto a quello del primo semestre 2016. Tuttavia, scorporato per tipologie, quel +22,8% permette di ricavare una lettura più serena. Nei primi sei mesi dell’anno, infatti, a Biella sono calate del 52,3% le ore autorizzate di cassa ordinaria e del 62,8% quelle autorizzate di cassa in deroga, fattispecie, quest’ultima, in esaurimento. L’impennata arriva soprattutto dalla cassa straordinaria, ma anche qui occorre distinguere. A un +268,8% di ore autorizzate di Cigs per riorganizzazione e crisi, fa riscontro un -48,2% di ore di Cigs per solidarietà. E quello stesso +268,8%, guardato in controluce, risulta poi “drogato” dal fatto che nel 2017 una singola azienda ha chiesto la cassa straordinaria per crisi e riorganizzazione per 350 dipendenti. Il dato, insomma, non tradisce un riacutizzarsi generalizzato della crisi e una sua diffusione a un numero elevato di aziende sul territorio. Tanto più che si tratta di ore semplicemente autorizzate e non di ore effettivamente fruite. In realtà, nel complesso, la situazione sta, invece, lentamente migliorando e la controprova arriva anche dai dati positivi sul numero delle assunzioni, anche se la prudenza è ancora d’obbligo». Guardando ai dati circa le ore di cassa integrazione autorizzate, il segno meno, nel primo semestre dell’anno rispetto allo stesso periodo 2016, caratterizza la dinamica delle altre province piemontesi, eccettuata Vercelli, dove si registra invece un +12,8%: a differenza del caso biellese, però, qui sono le ore autorizzate di cassa ordinaria (+177,7%) a correre. Nella vicina Novara, invece, le ore autorizzate di Cig sono complessivamente calate del  -39,8%, mentre calo più o meno equipollente (-43,6%) si è registrato nel Verbano-Cusio-Ossola.

Giovanni Orso

In un generale panorama regionale in cui, nel II semestre 2017, le ore autorizzate di cassa integrazione calano rispetto allo stesso periodo del 2016, Biella mostra invece un segno in controtendenza, portando a casa un sonoro + 22,8%. Il dato arriva dal VI Rapporto Uil sulla Cassa Integrazione per Macro aree, regioni e province. Un segnale d’allarme? Non necessariamente, almeno nella lettura analitica che del dato dà la stessa segretaria generale Uil di Biella e Vercelli, Maria Cristina Mosca. «Se si analizza il dato complessivo - spiega Maria Cristina Mosca - esso è evidentemente in aumento rispetto a quello del primo semestre 2016. Tuttavia, scorporato per tipologie, quel +22,8% permette di ricavare una lettura più serena. Nei primi sei mesi dell’anno, infatti, a Biella sono calate del 52,3% le ore autorizzate di cassa ordinaria e del 62,8% quelle autorizzate di cassa in deroga, fattispecie, quest’ultima, in esaurimento. L’impennata arriva soprattutto dalla cassa straordinaria, ma anche qui occorre distinguere. A un +268,8% di ore autorizzate di Cigs per riorganizzazione e crisi, fa riscontro un -48,2% di ore di Cigs per solidarietà. E quello stesso +268,8%, guardato in controluce, risulta poi “drogato” dal fatto che nel 2017 una singola azienda ha chiesto la cassa straordinaria per crisi e riorganizzazione per 350 dipendenti. Il dato, insomma, non tradisce un riacutizzarsi generalizzato della crisi e una sua diffusione a un numero elevato di aziende sul territorio. Tanto più che si tratta di ore semplicemente autorizzate e non di ore effettivamente fruite. In realtà, nel complesso, la situazione sta, invece, lentamente migliorando e la controprova arriva anche dai dati positivi sul numero delle assunzioni, anche se la prudenza è ancora d’obbligo». Guardando ai dati circa le ore di cassa integrazione autorizzate, il segno meno, nel primo semestre dell’anno rispetto allo stesso periodo 2016, caratterizza la dinamica delle altre province piemontesi, eccettuata Vercelli, dove si registra invece un +12,8%: a differenza del caso biellese, però, qui sono le ore autorizzate di cassa ordinaria (+177,7%) a correre. Nella vicina Novara, invece, le ore autorizzate di Cig sono complessivamente calate del  -39,8%, mentre calo più o meno equipollente (-43,6%) si è registrato nel Verbano-Cusio-Ossola.

Giovanni Orso

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