Export 2016: Biella prima nei filati

Export 2016: Biella prima nei filati
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Per  sapere dove vada la moda italiana nel mondo, quali siano i maggiori mercati  e da dove parta l’export italiano, Camera Commercio Milano, in collaborazione con Promos,  ha realizzato la ricerca “La  moda  italiana nel  mondo - Italian fashion in the world”.  Biella rientra a pieno titolo bella top 20 delle province italiane più export oriented per prodotti moda. Nella classifica, aperta ovviamente da Milano, Biella si piazza al decimo posto, totalizzando, nel 2016, esportazioni di prodotti moda per  1.329.690.531 euro, in crescita del +2,7% rispetto all’anno precedente. Fermando l’analisi sulle province strettamente tessili, Biella è superata da Vicenza (in terza posizione in graduatoria, con esportazioni moda per 4.313.959.229 euro, ma tuttavia in flessione tendenziale del -1%), Prato (al quinto posto, con un export moda 2016 pari a 2.020.125.514 euro in crescita del +2,9%) e Como (al settimo posto, con 1.545.598.846 di euro esportati in prodotti moda e crescita tendenziale del +1,5%). Guardando alle tipologie di prodotto esportato, Biella guida la graduatoria dell’export italiano di filati di fibre tessili. Nel 2016, secondo le elaborazioni di Camera Commercio Milano, Biella è stata la prima provincia italiana per export di filati di fibre tessili, totalizzando vendite estere per 349.604.50 euro, in crescita del +1,9% su base tendenziale e con un’incidenza sulle esportazioni complessive del 26,8%. Al secondo posto, invece, Prato, con 180.241.166 euro di filati esportati, in contrazione tendenziale tuttavia del -6,5%. Parzialmente diverso è il discorso dei tessuti. Biella rientra sempre nella top 5 delle province esportatrici, ma  al terzo posto, con vendite estere  per 526.177.778 euro (+1% e incidenza del 12,2% sull’export). In questo settore, la graduatoria è aperta da Prato che ha esportato tessuti per 723.165.732 euro (+3,4%). Come è al secondo posto, con un valore di tessuti esportati pari a 632.443.327 euro (-5,1%). Per quanto riguarda pii l’export di tessuti a maglia, biancheria per la casa, tappeti, nastri e passamanerie, ricami, pizzi e merletti, Biella si classifica al settimo posto fra le province italiane, con un valore complessivamente esportato pari a 189.660.437 euro (-1,6%).

Giovanni Orso

Per  sapere dove vada la moda italiana nel mondo, quali siano i maggiori mercati  e da dove parta l’export italiano, Camera Commercio Milano, in collaborazione con Promos,  ha realizzato la ricerca “La  moda  italiana nel  mondo - Italian fashion in the world”.  Biella rientra a pieno titolo bella top 20 delle province italiane più export oriented per prodotti moda. Nella classifica, aperta ovviamente da Milano, Biella si piazza al decimo posto, totalizzando, nel 2016, esportazioni di prodotti moda per  1.329.690.531 euro, in crescita del +2,7% rispetto all’anno precedente. Fermando l’analisi sulle province strettamente tessili, Biella è superata da Vicenza (in terza posizione in graduatoria, con esportazioni moda per 4.313.959.229 euro, ma tuttavia in flessione tendenziale del -1%), Prato (al quinto posto, con un export moda 2016 pari a 2.020.125.514 euro in crescita del +2,9%) e Como (al settimo posto, con 1.545.598.846 di euro esportati in prodotti moda e crescita tendenziale del +1,5%). Guardando alle tipologie di prodotto esportato, Biella guida la graduatoria dell’export italiano di filati di fibre tessili. Nel 2016, secondo le elaborazioni di Camera Commercio Milano, Biella è stata la prima provincia italiana per export di filati di fibre tessili, totalizzando vendite estere per 349.604.50 euro, in crescita del +1,9% su base tendenziale e con un’incidenza sulle esportazioni complessive del 26,8%. Al secondo posto, invece, Prato, con 180.241.166 euro di filati esportati, in contrazione tendenziale tuttavia del -6,5%. Parzialmente diverso è il discorso dei tessuti. Biella rientra sempre nella top 5 delle province esportatrici, ma  al terzo posto, con vendite estere  per 526.177.778 euro (+1% e incidenza del 12,2% sull’export). In questo settore, la graduatoria è aperta da Prato che ha esportato tessuti per 723.165.732 euro (+3,4%). Come è al secondo posto, con un valore di tessuti esportati pari a 632.443.327 euro (-5,1%). Per quanto riguarda pii l’export di tessuti a maglia, biancheria per la casa, tappeti, nastri e passamanerie, ricami, pizzi e merletti, Biella si classifica al settimo posto fra le province italiane, con un valore complessivamente esportato pari a 189.660.437 euro (-1,6%).

Giovanni Orso

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