Al Lanificio Piacenza, un bonus basato su Mol, qualità e produttività

Al Lanificio Piacenza, un bonus basato su Mol, qualità e produttività
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Un modo innovativo e rivoluzionario di concepire il premio di produttività nel tessile. È quello attuato, grazie alla contrattazione aziendale di secondo livello, al lanificio “F.lli Piacenza” di Pollone. «Grazie all’accordo, oggi in fase sperimentale già da un biennio e in rinnovo il prossimo anno - spiega Romana Peghini (Filctem Cgil Biella) - si passa da un’impostazione del premio di produzione legato alla presenza a un’impostazione per obiettivi, prendendo come riferimento tre valori: la produttività, la qualità e i “ripresi” ossia le pezze che non rispettano gli standard. Al miglioramento di questi valori, metà del beneficio economico viene distribuito ai lavoratori. Non solo, ma a questo si aggiunge un premio annuo di redditività che deriva dal Mol, il margine operativo lordo, che incide sul valore del premio di produttività, nel senso che se si scende sotto una certa soglia (tre milioni) il premio si riduce, mentre, se si supera la soglia, esso aumenta. Il primo anno di sperimentazione è andato bene, il 2015 ha retto e sul 2016 i calcoli sono in corso. In sede di rinnovo, lavoreremo per migliorare ulteriormente alcune parti di questo accordo  che costituisce uno strumento prezioso perché abbraccia innovativamente il criterio ridistributivo». 

Giovanni Orso

 

Un modo innovativo e rivoluzionario di concepire il premio di produttività nel tessile. È quello attuato, grazie alla contrattazione aziendale di secondo livello, al lanificio “F.lli Piacenza” di Pollone. «Grazie all’accordo, oggi in fase sperimentale già da un biennio e in rinnovo il prossimo anno - spiega Romana Peghini (Filctem Cgil Biella) - si passa da un’impostazione del premio di produzione legato alla presenza a un’impostazione per obiettivi, prendendo come riferimento tre valori: la produttività, la qualità e i “ripresi” ossia le pezze che non rispettano gli standard. Al miglioramento di questi valori, metà del beneficio economico viene distribuito ai lavoratori. Non solo, ma a questo si aggiunge un premio annuo di redditività che deriva dal Mol, il margine operativo lordo, che incide sul valore del premio di produttività, nel senso che se si scende sotto una certa soglia (tre milioni) il premio si riduce, mentre, se si supera la soglia, esso aumenta. Il primo anno di sperimentazione è andato bene, il 2015 ha retto e sul 2016 i calcoli sono in corso. In sede di rinnovo, lavoreremo per migliorare ulteriormente alcune parti di questo accordo  che costituisce uno strumento prezioso perché abbraccia innovativamente il criterio ridistributivo». 

Giovanni Orso

 

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