A novembre cresciuta la domanda dei mutui italiani

Le rilevazioni di Barometro Crif sulla domanda nello scorso mese.

A novembre cresciuta la domanda dei mutui italiani
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La domanda dei mutui italiani conferma il trend positivo.

I mutui italiani diventano più green

Nel mese di novembre è proseguita la corsa della domanda di mutui  italiani da parte delle famiglie. Durante lo scorso mese, infatti, si è confermato un trend positivo (+3,3% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente). Il dato arriva dall'ultima edizione del Barometro Crif. «Nel mese di novembre - dice Simone Capecchi, Executive Director di Crif -, si conferma il trend di progressivo sviluppo del mercato dei nuovi mutui. Un fenomeno di grande interesse è rappresentato dai cosiddetti “mutui green”, che finanziano l’acquisto di abitazioni ad elevata prestazione energetica.

Cresce anche l'importo medio

Un altro dato che ha caratterizzato positivamente la rilevazione di novembre di Barometro Crif sull'andamento dei mutui italiani è rappresentato dal consolidamento del trend di crescita dell’importo medio richiesto. Esso, infatti, si è attestato a 129.618 euro (+1% rispetto al corrispondente mese del 2017, in ripresa da agosto dopo i primi sei mesi dell’anno sostanzialmente piatti). Dall'inizio anno il numero maggiore di richieste si è concentrato ancora nella fascia di importo compreso tra 100.001 e 150.000 euro, che arriva a spiegare il 29,6% del totale, in crescita di +0,3 punti percentuali rispetto al corrispondente periodo del 2017.

Gli italiani preferiscono il piano di rimborso a 20 anni

Per quanto riguarda la distribuzione dei mutui italiani  richiesti per classe di durata, invece, si conferma la preferenza degli italiani per piani di rimborso compresi tra i 16 e i 20 anni, che arrivano al 26,0% del totale, in crescita di +1,4 punti percentuali rispetto al corrispondente periodo del 2017. Complessivamente, oltre il 70% delle richieste prevede un piano di rimborso superiore ai 15 anni (+2,1 punti percentuali) mentre quelle con durata inferiore ai 5 anni, dove tipicamente si concentrano i mutui di sostituzione, hanno un peso pari allo 0,6% del totale, con una incidenza pressoché dimezzata rispetto alle rilevazioni del 2017. In merito all’età del richiedente, infine, la fascia d’età compresa tra i 35 e i 44 anni rimane maggioritaria, con una quota pari al 34,5% del totale, seppur in leggero calo rispetto al 2017.

 

 

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