In aula parla il (presunto) "corvo" dell'Ascom

Accusato di calunnia e diffamazione per una lettera piena di insulti.

In aula parla il (presunto) "corvo" dell'Ascom
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In aula parla il (presunto) "corvo" dell'Ascom.

In aula

Udienza cruciale quella di martedì mattina nel processo per il “corvo” dell’Ascom. L’imputato, Domenico Conti, 52 anni, napoletano trapiantato a Biella, dovrebbe rispondere alle domande e fornire finalmente una propria versione dei fatti. E’ lui l’accusato, l’ex dipendente (difeso dall’avvocato Domenico Duso) che a detta dell’accusa - sostenuta in aula dalla Piemme Mariaserena Iozzo - avrebbe inviato a centinaia di commercianti, forze dell’ordine, autorità, istituzioni, semplici cittadini, una mail velenosa con la quale vomitava insultati e accuse nei confronti del presidente dell’associazione dei commercianti, Mario Novaretti, dell’allora direttore, Manuel Pera, e di una segretaria

I testimoni

Verranno sentiti in qualità di testimoni anche l'investigatore della Procura Tindaro Gullo, luogotenente dei carabinieri che ha condotto le indagini, e il tecnico Leonardo Buffo che si era occupato di estrapolare i dati del materiale in sequestro e aveva trovato tra gli elementi già gettati del computer la lettera originale poi spedita a tutti gli interlocutori.

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