Hashish per 600 grammi nascosto in casa a Trivero: arrestato

Operazione dei poliziotti della sezione narcotici della Squadra mobile che hanno individuato un altro canale di rifornimento dello stupefacente. L'arresto - già convalidato - è avvenuto ieri pomeriggio nel popoloso centro.

Hashish per 600 grammi nascosto in casa a Trivero: arrestato
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Hashish per 600 grammi nascosto in casa a Trivero: arrestato. E’ stato trovato in possesso di seicento grammi di hashish suddivisi in sei panetti da un etto. Ed è stato arrestato dalla polizia con l’accusa di detenzione ai fini dello spaccio di droga.

Personaggio già noto

In carcere è finito un marocchino di 23 anni già noto alle cronache di cui per il momento sono state fornite le sole iniziali M.M., residente a Trivero. Ed è proprio in quell’appartamento in una palazzina del popoloso centro biellese, che i poliziotti della sezione narcotici della Squadra mobile, coordinati dal dirigente, commissario capo Marika Viscovo, hanno trovato la droga che – riporta un comunicato – era stata “abilmente occultata.

Valore sul mercato di 5.000 euro

I sei panetti di hashish, del valore sul mercato di circa 5.000 euro, erano stati nascosti proprio bene, pare in un incavo nel muro. Ma gli agenti della narcotici, preparati alla perfezione a trovare qualsiasi nascondiglio, hanno scoperto anche quel quantitativo di sostanza stupefacente e hanno provveduto ad arrestare il padrone di casa, peraltro già loro “vecchia conoscenza”.

Una grande indagine

Per arrivare sino a Trivero, i poliziotti della Mobile hanno lavorato a pieno regime sfruttando esperienza ed informatori: una tenacia che ha portato ad individuare un altro importante canale di rifornimento della droga “leggera” della provincia, soprattutto della Valle di Mosso e di parte della Valsessera. Solo quando sono stati certi di avere individuato il presunto spacciatore e che lo stesso avesse comunque a disposizione un discreto quantitativo di hashish da vendere, gli investigatori della Mobile sono entrati in azione con una perquisizione di iniziativa che ha dato i suoi frutti.

L'indagato resta in carcere

L’arresto è già stato convalidato dal giudice delle indagini preliminari che ha disposto per il giovane – considerati quantitativo e precedenti – la custodia cautelare in carcere.

Valter Caneparo

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