Forno crematorio, il Comune "scarica" la Socrebi

Il sindaco: "Vogliamo riaprire la struttura con una nuova gestione".

Forno crematorio, il Comune "scarica" la Socrebi
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Forno crematorio: il Comune "scarica" la Socrebi dei Ravetti. A seguito della chiusura delle indagini da parte della Procura della Repubblica, il Comune di Biella ha avviato la procedura amministrativa nei confronti di Socrebi per addivenire alla risoluzione della concessione per la gestione del tempio crematorio oggetto del recente scandalo delle cremazi0ni multiple. La comunicazione di avvio del procedimento notificata nei giorni scorsi è il primo atto (“Un atto dovuto e necessario” sottolinea il sindaco Marco Cavicchioli, che l’ha firmato) che porterà, in tempi che a palazzo Oropa si augurano brevi, alla risoluzione dei rapporti con Socrebi e alla riapertura della struttura, di cui è stato annunciato il dissequestro dopo l’inchiesta giudiziaria che ha coinvolto i vertici della società che ne aveva la gestione.

Ora Socrebi ha 15 giorni di tempo per eventuali contestazioni

La comunicazione di avvio del procedimento è un documento amministrativo ufficiale che, secondo quanto previsto dalle leggi vigenti,  concede quindici giorni di tempo a Socrebi per eventuali contestazioni circa i gravi fatti che sono stati riscontrati dalla Procura delle Repubblica. Con tale atto il Comune, in sede amministrativa, alla luce degli atti di indagine espletati in sede penale, che evidenziano una serie di condotte che hanno minato in modo irreversibile i rapporti con il concessionario, manifesta formalmente l'impossibilità di proseguire nell'affidamento dell'impianto a Socrebi e attiva pertanto le procedure amministrative conseguenti per la sostituzione del concessionario della struttura.

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