Commissario della Polizia penitenziaria stroncata da un tumore a 51 anni

Commissario della Polizia penitenziaria stroncata da un tumore a 51 anni
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Lutto tra le fila della Polizia penitenziaria. Ieri mattina è morta, stroncata da un male incurabile contro il quale ha lottato sino all’ultimo con l’incredibile forza d’animo che da sempre l’ha contraddistinta, il commissario capo Annalisa Cuomo, 51 anni, originaria di Salerno. I colleghi di Biella la ricordano con ammirazione e rispetto per quando alcuni anni fa aveva prestato servizio nel reparto di viale dei Tigli con la qualifica di ispettore. L’ultima sede di servizio era a Roma dove rivestiva il ruolo di prestigio di comandante nell’accademia denominata Issp (Istituto Superiore di Studi Penitenziari). 

Nei giorni scorsi anche la Valsessera è stata colpita da un grave lutto: è mancato infatti a soli 44 anni Fortunato Cascio, da tutti conosciuto come Renato, anche lui stroncato da una malattia che non ha avuto il buon cuore di lasciarsi sconfiggere. Residente a Pray Alto, Cascio era impiegato presso l’azienda metalmeccanica “Gabella macchine” di Crevacuore. Lascia la moglie e due figli piccoli. I suoi funerali, cui hanno preso parte tantissimi amici nel tentativo di manifestare il loro affetto alla giovane famiglia rimasta senza papà, sono stati celebrati mercoledì mattina nella chiesa di Santa Rita a Pray Basso. La salma è poi stata tumulata nel cimitero di Pray Alto. 

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Lutto tra le fila della Polizia penitenziaria. Ieri mattina è morta, stroncata da un male incurabile contro il quale ha lottato sino all’ultimo con l’incredibile forza d’animo che da sempre l’ha contraddistinta, il commissario capo Annalisa Cuomo, 51 anni, originaria di Salerno. I colleghi di Biella la ricordano con ammirazione e rispetto per quando alcuni anni fa aveva prestato servizio nel reparto di viale dei Tigli con la qualifica di ispettore. L’ultima sede di servizio era a Roma dove rivestiva il ruolo di prestigio di comandante nell’accademia denominata Issp (Istituto Superiore di Studi Penitenziari). 

Nei giorni scorsi anche la Valsessera è stata colpita da un grave lutto: è mancato infatti a soli 44 anni Fortunato Cascio, da tutti conosciuto come Renato, anche lui stroncato da una malattia che non ha avuto il buon cuore di lasciarsi sconfiggere. Residente a Pray Alto, Cascio era impiegato presso l’azienda metalmeccanica “Gabella macchine” di Crevacuore. Lascia la moglie e due figli piccoli. I suoi funerali, cui hanno preso parte tantissimi amici nel tentativo di manifestare il loro affetto alla giovane famiglia rimasta senza papà, sono stati celebrati mercoledì mattina nella chiesa di Santa Rita a Pray Basso. La salma è poi stata tumulata nel cimitero di Pray Alto. 

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