Droga addosso e in casa, ma il "fatto è tenue": assolto

Una delle prime sentenze a Biella per l'istituto applicato per fatti di stupefacenti.

Droga addosso e in casa, ma il "fatto è tenue": assolto
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Droga addosso e in casa, ma il "fatto è tenue": assolto. La “tenuità del fatto” è stata applicata anche nei confronti di un imputato finito sotto processo per detenzione e spaccio di droga.

Una delle prime sentenze

Una delle prime sentenze del genere in tribunale a Biella, è stata emessa martedì mattina dal giudice Vincenza Puglisi nei confronti di un giovane  di 25 anni, di Biella, che il 21 ottobre 2014 era incappato in un controllo di routine delle forze dell’ordine che gli avevano trovato della droga “leggera” sia addosso sia in casa.

Il bilancino? Oggetto diffuso

Come ha fatto notare al giudice il difensore, avvocato Federico Fantoni, il suo cliente non era stato trovato in possesso di denaro che avrebbe potuto dare corpo a un’ipotetica  attività di spaccio. Risulta inoltre incensurato. E’ poi vero che gli era stato trovato in casa un bilancino, «ma tale oggetto - ha ribadito il legale - è uno dei più diffusi in tutte le abitazioni».

Tesi dell'avvocato accolta

Le analisi infine delle due piantine di cannabis indica che le forze dell’ordine avevano trovato a casa del giovane, avevano portato a stabilire che, al più, da quelle foglie si poteva ricavare 1,3 grammi di marijuana corrispondenti a  una sola “dose media drogante”. La tesi del legale è stata accolta e il giovane è stato assolto.

V.Ca.

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