Si attende anche nel Biellese il divieto di prelevare i lucci

Per ora in vigore solo nel Torinese. Due i luoghi in provincia popolati dagli esocidi. A Masserano ci sono gli "italici".

Si attende anche nel Biellese il divieto di prelevare i lucci
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Si attende anche nel Biellese il divieto di prelevare i lucci.

Nel Torinese

La Città Metropolitana di Torino, nel nuovo vademecum della pesca, ha inserito una regola che anticipa addirittura ciò che dovrebbe diventare regola in Piemonte con l’entrata in vigore del nuovo Piano ittico regionale. Dal mese di dicembre, in provincia di Torino, è vietato prelevare il luccio (nella foto sopra l'esperto pescatore biellese, Stefano Lacchia, con uno stupendo esemplare di luccio, pescato e subito rilasciato nel Lago di Viverone), specie a rischio al limite dell’estinzione a causa del proliferare di altri predatori alloctoni, dell’inquinamento e della distruzione delle aree utilizzate per la nidificazione da parte dell’uomo.

Vietato trattenere il luccio

Non è vietata pertanto la pesca di questo magnifico predatore autoctono, ma è vietato il prelievo. Il pescatore deve quindi obbligatoriamente rilasciare questo stupendo esocide. Lo prevedeva anche la bozza del piano ittico regionale che per ora resta opera incompiuta. Molte associazioni piscatorie soprattutto di spinning, amanti pertanto del “Catch & Release” sono pronte a chiedere che tale norma venga inserita al più presto anche nel vademecum del “pescatore biellese”.

I due luoghi

I bacini con la maggiore concentrazione di lucci, in provincia, sono senz’altro il Lago di Piano formato dalla diga di Masserano e il Lago di Viverone. Non mancano i lucci neppure nella diga di Asei sul Ravasanella, anche se gli spot sono più difficili da raggiungere.

V.Ca.

Un "italico" pescato da Stefano Lacchia al Lago di Piano formato grazie allo sbarramento della diga di Masserano. Anche questo luccio è stato pescato e subito  rilasciato dal bravo pescatore biellese

 

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