Fino a Capo Nord in moto per la luna di miele

Diecimila chilometri percorsi per coronare il sogno d'amore da Zimone.

Fino a Capo Nord in moto per la luna di miele
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Fino a Capo Nord in moto in luna di miele. «Quando pensavamo al viaggio di nozze avevamo in mente diverse mete ma ad un certo punto abbiamo pensato che fosse anche l'occasione giusta per realizzare qualcosa che ci sembrava impossibile». Ed impossibile non lo è stato ma certo, non usuale e nemmeno comune. A parlare è Silvia Tendi che, poco più di un mese fa, ha sposato Gilberto Raviglione, zimonese doc.

In luna di miele fino a Capo Nord in moto

I due ragazzi hanno deciso di fare della loro luna di miele una vera e propria avventura e di raggiungere in sella alla loro motocicletta Capo Nord. «Abbiamo sempre desiderato fare un viaggio del genere ed il viaggio di nozze poteva essere l'occasione giusta soprattutto in termini di tempo» racconta Silvia che, nella vita, è un'insegnante. I due ragazzi hanno quindi pianificato il tragitto mesi prima stilando un vero e proprio itinerario che non prevedeva ritardi o imprevisti. «Abbiamo prenotato le strutture per tutte le notti calcolando i chilometri da percorrere quotidianamente al fine di non sforare la nostra tabella di marcia. Eravamo preoccupati per il meteo soprattutto in nord Europa ma è andata alla grande: in tutto il viaggio abbiamo preso un'ora di pioggia e anche a Rovaniemi, il villaggio di Babbo Natale in Finlandia, abbiamo trovato un clima estivo e temperature che superavano i 30 gradi. Abbiamo potuto vedere il sole di mezzanotte con un cielo terso e limpido e visitare moltissime città».

In sella alla Bmw, attraversati 13 Stati

Il percorso dell'andata è stato diverso da quello del ritorno che si è snodato nell'Europa dell'Est permettendo ai due novelli sposi di attraversare in sella alla loro Bmw, ben 13 Stati e di percorrere 10mila chilometri di cui 256 a bordo di navi e/o traghetti. Alla guida della due ruote, che è stata una fedelissima compagna di viaggio e non ha mai dato problemi, Gilberto che lavora in un'azienda agricola della zona. «E' stato davvero bravissimo - prosegue Silvia - non è stato facile mantenere la concentrazione per tutto il percorso e guidare anche con caldo e su strade molto spesso non accompagnate da bei panorami. Abbiamo ingannato il tempo e ci siamo fatti compagnia attraverso gli interfoni sempre accessi e collegati. Questo viaggio è stato per noi un desiderio che si è realizzato: ventiquattro giorni alla scoperta del mondo dedicati a noi e al nostro futuro insieme».
Eleonora Rosso

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