«Censura? Mi è successo solo a Biella»

Nausicaa Della Valle e la serata “Perché non sono più lesbica”. «Ma io amo tutti».

«Censura? Mi è successo solo a Biella»
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«Censura? Mi è successo solo a Biella».

«Guarire dall’omosessualità? Io non ho mai detto una cosa del genere, si vogliono strumentalizzare le mie parole, anche perché sono ben conscia che non si tratti di una malattia». Sabato sera la giornalista Nausicaa Della Valle, 49 anni ben portati, di Roma, ex inviata di Quinta colonna, trasmissione di Rete 4, invece di rivolgersi al pubblico, a Città Studi, ha parlato in conferenza stampa. Perché le sale che dovevano ospitare l’incontro dal titolo “Perché non sono più lesbica”, sono state negate.

La polemica

E questo ha generato non poche polemiche, con i pastori delle quattro chiese evangeliche che hanno promosso l’incontro, sul piede di guerra. La serata si è aperta con i pastori Corrado Maggia, Paolo Chiarini, Daniele Cocco e Gian Antonio Marini della Chiesa di Cristo Re, Bruno Donadio e Giulio Panza della Chiesa Parola della Grazia, Giuseppe Cangemi della Chiesa cristiana Sion e Franco Roveglia della Chiesa cristiana evangelica Nuova Pentecoste, imbavagliati, mentre veniva recitato l’articolo 21 della Costituzione. Poi la parola è passata al pastore Maggia, che ha letto un lungo comunicato in cui si lamentava la mancanza di democrazia per la mancata concessione della sede di Città Studi, inizialmente deputata ad accogliere il convegno con Nausica Della Valle. «A pochissimi giorni dall’evento - ha spiegato - siamo stati costretti a cercare un’altra sede. Abbiamo scatenato le reazioni aggressive degli Lgbt, specialmente dell’Arcigay Rainbow Vercelli Valsesia. Che hanno portato l’amministrazione di Città Studi, attraverso il suo presidente Pellerey, sostenuto dall’assessore comunale di riferimento, Fulvia Zago, a negarci la sala. Siamo stati insultati e contro di noi si sono dette tante parole. Ci chiediamo se si vive ancora in un mondo in cui la libertà di espressione esiste».

La testimone

La parola è poi passata a Nausicaa Della Valle, che ha spiegato il suo punto di vista, raccontando poi la sua storia. «In questi giorni ho ricevuto tantissimi messaggi da parte delle associazioni a cui fanno riferimento gli omosessuali. Non nutro rabbia, solo amore nei loro confronti. Perché la Chiesa deve cambiare approccio nei loro confronti. Vivono questa condizione perché sono feriti nell’anima, come lo ero io prima di parlare con Dio. Dopo quell’incontro le ferite che avevo dentro sono guarite e ho riscoperto la mia femminilità. E non avete idea di quante persone come me hanno vissuto questo ritorno all’origine. Perché di questo si tratta, visto che Dio ha creato l’uomo e la donna, non l’omosessuale. Quest’ultimo è tentato da Satana, che è il male, come si può leggere nella Bibbia. Ma Dio è più forte e quando ti parla quelle ferite interne che hai guariscono. Quando ho usato questa parola mi riferivo proprio a questo, non all’omosessualità. Perché lo so benissimo che non è una malattia, bensì una condizione».

L’intero incontro con i giornalisti è stato filmato, per essere poi messo in rete. «E’ la prima volta - ha poi spiegato Nausicaa Della Valle - che vivo una situazione del genere. Nel peregrinare per l’Italia, per portare la mia testimonianza, non mi era mai successo di non ottenere una sala pubblica. E questo mi fa specie, visto che persone con Vladimir Luxuria possono tranquillamente parlare ai bambini dell’omosessualità, mentre a me viene vietato. Forse il titolo della locandina era un po’ forte, ma non da generare un’ondata polemica del genere. Però, lo ripeto, amo tutti gli omosessuali, perché Dio è amore e gioia. E non rabbia...».

Enzo Panelli

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