Burcina: tra ulivi e sughere, nell'area mediterranea

Gli operai forestali recuperano l’area mediterranea della Burcina. Presto i risultati degli scavi archeologici. Al via anche il ‘plesso verde’ di Pollone.

Burcina: tra ulivi e sughere, nell'area mediterranea
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Hanno iniziato a lavorare in Burcina, l’ottobre scorso, partendo dalla Conca dei rododendri, che ora è completamente libera dai rovi e dalle piante selvatiche che minacciavano le cultivar originali e la loro varietà cromatica. Poi, gli operai forestali regionali hanno affrontato il bosco di conifere verso l’entrata dei Galinit - che, abbandonato da oltre 15 anni, era ormai diventato una foresta inestricabile - dove hanno ripulito dalle infestanti e rimosso le piante cadute e danneggiate. E ora è tornata a splendere anche l'area mediterranea, al di sopra del bosco.

Ripulita l'area mediterranea

L'area mediterranea appena ripulita
L'area mediterranea appena ripulita

Qui, nella zona meglio esposta e più riparata della collina, che gode di un microclima eccezionalmente mite, troviamo lecci, ulivi, corbezzoli, macchie di cisto, e perfino un pino di Aleppo e numerose querce da sughero, piante che difficilmente riescono a crescere alle nostre latitudini: un esempio di come, grazie alle intuizioni paesaggistiche di Felice Piacenza, il parco ha saputo fin dalle sue origini combinare aree ed essenze diverse in un insieme armonioso.

Al via gli scavi archeologici

Il boschetto di sughere

Per quanto riguarda poi gli scavi archeologici, sono in arrivo novità: dopo i sondaggi effettuati sulla sommità del Brich Burcina, si attende ora la relazione della Soprintendenza, che dovrebbe arrivare a breve. I risultati, dalle indiscrezioni che filtrano, dovrebbero essere interessanti, tanto da giustificare un vero e proprio scavo archeologico: “E in questo caso – afferma Ramella – noi abbiamo già trovato un finanziamento e siamo pronti a partire”.

Presto nascerà il Plesso Verde

E questo inizio 2019 potrebbe portare un’altra importante novità: la nascita del ‘Plesso Verde’, frutto di una sinergia tra il parco e le scuole di Pollone. L’obiettivo è quello di fare del Parco Burcina un vero e proprio Centro di educazione Ambientale, dedicato alla diffusione sul territorio di una cultura della sostenibilità, che offrirà alle scuole una serie di attività didattiche, sia in classe che ‘sul campo’, in collaborazione con le associazioni ambientaliste, con enti e istituzioni locali.

Simona Perolo

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La squadra di operai forestali, con la responsabile Cinzia Piccioni e il consigliere dell'Ente parco Alessandro Ramella Pralungo
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