Bilancio Biella, meno fondi ma zero tagli ai servizi

Meno entrate per 1,8 milioni rispetto al 2018.

Bilancio Biella, meno fondi ma zero tagli ai servizi
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Bilancio Biella, scendono i fondi a disposizione, ma il consiglio ha dato il via libera a un documento che non taglia i servizi alle persone.

Bilancio Biella più povero

Ha 1,8 milioni di spese (e quindi di entrate) in meno il bilancio preventivo per il 2019, che il consiglio comunale ha approvato nella seduta-fiume di martedì 18 dicembre. Ma la contrazione dei fondi a disposizione non ha intaccato i servizi ai cittadini: non ci saranno quindi tagli ai servizi sociali, né rincari delle tariffe. “Il costo di cose come mensa scolastica o asili nido” ha spiegato l’assessore alle finanze Giorgio Gaido “viene coperto al 26 per cento da quanto versano i biellesi e per il restante 74 per cento dalle casse del Comune. Sarebbe bastato salire a una proporzione 30-70 per avere a disposizione mezzo milione di euro in più. Ma la conseguenza sarebbe stata un aumento delle tariffe a carico dei cittadini e non abbiamo voluto farlo”.

Il sindaco difende la scelta

La spesa corrente, quella che garantisce il funzionamento della macchina amministrativa, ammonta a 32,9 milioni di euro, contro oltre 15,8 milioni di investimenti e 1,5 milioni di rimborso delle rate dei mutui per gli investimenti passati. L’indebitamento del Comune, a questo proposito, è continuato a scendere, seguendo la tendenza iniziata nella passata legislatura e arrivando al 40 per cento in meno rispetto al 2009. “Abbiamo rallentato questo processo, è vero” ha confermato il sindaco Marco Cavicchioli. “Ma è stata una scelta che rivendico, e forse avremmo potuto essere più coraggiosi: in anni di crisi anche aumentare la spesa pubblica è importante per aiutare a dare una svolta. E comunque se la riduzione dell’indebitamento dello Stato fosse pari a quella del nostro Comune, oggi a Bruxelles ci darebbero una medaglia anziché farci i conti in tasca”.

Anche le imposte invariate

Se le tariffe sono invariate, non ci sono state modifiche nemmeno per le imposte: resta allo 0,8 per cento l’addizionale Irpef. Per Imu e Tasi, ferma restando l’esenzione per le prime case escluse quelle di lusso, c’è una novità al ribasso proprio per i proprietari di queste ultime, con la Tasi che cala dello 0,8 per mille per seguire la normativa appena approvata con il decreto fiscale. In caso di modifiche alla legge nazionale, l’amministrazione le recepirà con una variazione di bilancio a inizio 2019. Ma la giunta ha preferito non aspettare la definizione della legge finanziaria a Roma e sottoporre comunque il bilancio ai voti del consiglio: “Lo abbiamo fatto anche negli anni passati” ha sottolineato Giorgio Gaido. “Questo ci consente di iniziare subito l’anno nuovo con gli investimenti. Per fare un esempio, se non lo avessimo fatto nel 2016, non avremmo potuto mettere a disposizione i soldi per portare a Biella il Giro d’Italia 2017”.

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