Sedate due aggressioni tra stranieri

Negli ex hotel Coggiola e Colibrì trasformati in centri d’accoglienza per immigrati

Sedate due aggressioni tra stranieri
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Sedate due aggressioni tra stranieri. Negli ex hotel Coggiola e Colibrì trasformati in centri d’accoglienza per immigrati.

Sedate due aggressioni tra stranieri

Forbici in pugno. In un caso, all’ex hotel Coggiola di via Cottolengo, è scoppiato un litigio tra due ospiti per la scelta del posto letto. Dalle parole i due contendenti, entrambi di nazionalità nigeriana, sono ben presto passati alle vie di fatto. Uno ha lanciato in direzione dell’altro una sedia che ha colpito il contendente alla testa. Non ancora soddisfatto, l’aggressore, di nazionalità nigeriana, si è armato di forbice e ha minacciato il compagno.

Straniero che disturba

Non è invece ospite del centro per immigrati di via Cerruti che ha sede nell’ex hotel Colibrì, lo straniero che è stato riportato alla calma di nuovo dai poliziotti delle volanti grazie all’utilizzo dello spray in dotazione. L’intervento risale a domenica pomeriggio alle 16. A creare problemi è stato un gambiano di 25 anni che abita a Biella e che, nei giorni scorsi, nel tardo pomeriggio dell’8 novembre,  in stato di agitazione, ha procurato vari danni al Penny Market di viale Macallé prima di essere parzialmente bloccato da due coraggiose commesse e reso innocuo del tutto grazie all’intervento delle forze dell’ordine.

Sulla soglia dell’ex hotel

Domenica ne ha di nuovo combinata una delle sue. Sulla soglia del centro di accoglienza dell’ex Colibrì, dove non è ospite, il gambiano, dopo essersi avvicinato con andatura caracollante e in evidente stato confusionale, ha chiesto una sigaretta ad un operatore della struttura che ha origini marocchine. Ottenuta una risposta negativa, il gambiano ha cominciato a inveire nei confronti dell’altro straniero che è stato sommerso di pesanti improperi tra i quali il termine “razzista”. Avrebbe altresì rifilato un paio di pugni al muro facendosi parecchio male. All’arrivo dell’ambulanza del “118”, in forte stato di agitazione, il giovane si è rifiutato di farsi medicare. All’arrivo dei poliziotti, lo straniero è sceso a ben più miti consigli dopo che un agente, per tranquillizzarlo, è stato costretto a spruzzargli il prodotto della sua bomboletta spray in dotazione da qualche mese ai poliziotti delle volanti. A quel punto è stato caricato in ambulanza e portato in ospedale dove è stato sedato.

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