«Oropa prega Nostra Signora perché salvi Notre Dame, unitevi a noi»

Domato l'incendio di Parigi che ha devastato la cattedrale, «simbolo così potente della storia Cristiana europea».

«Oropa prega Nostra Signora perché salvi Notre Dame, unitevi a noi»
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L’incendio a Notre Dame ha tenuto tutto il mondo con il fiato sospeso, ma la struttura della cattedrale dovrebbe essere salva secondo quanto annunciato dal presidente francese Emmanuel Macron.

La solidarietà mariana di Oropa

Anche da Graglia la comunità buddhista ha espresso solidarietà.

Incendio a Notre Dame

Una perdita incredibile per i parigini, per i francesi ma anche per tutta l’umanità. La cattedrale di Nostra Signora, 800 anni di storia è stata dichiarata patrimonio dell’Unesco nel 1991 e prima di ieri sera non aveva mai subito danni. Mai, neanche durante i bombardamenti avvenuti durante le due guerre mondiali, risparmiata anche dai saccheggiamenti. Ma ora sarà tutto diverso.

Il rogo

Ieri sera, poco prima delle 19 a Notre Dame si stava tenendo la messa. Le fiamme sono con ogni probabilità scaturite dalle impalcature poste sulla guglia centrale (poi crollata) per permettere i lavori di ristrutturazione. Per ore 500 vigili del fuoco parigini hanno lavorato per spegnere le fiamme. Difficili e operazioni data la struttura della cattedrale costituita in gran parte di legno. Tutta Parigi, e il mondo intero, è stato col fiato sospeso ad attendere notizie sulle sorti della cattedrale. Un incendio fuori controllo che sembrava potesse radere completamente al suolo il capolavoro gotico, poi intorno alle 23.30 la notizia che tutti speravano di sentire: la struttura è salva. L’impegno e la bravura dei vigili del fuoco parigini hanno permesso di salvare la struttura della cattedrale anche se i danni sono davvero ingenti. Purtroppo però nelle operazioni un pompiere è rimasto ferito gravemente. Intono alle 4 di notte poi la notizia che l’incendio era stato praticamente domato, rimanevano appena qualche focolaio.

Notre Dame come la Sacra di San Michele

La notte del 24 gennaio di un anno fa anche uno dei monumenti più rappresentativi del Piemonte, la Sacra di San Michele, ha rischiato la stessa sorte. Anche in quella occasione un incendio scaturito dal tetto distrusse in parte la basilica. Anche allora si parlò di incendio scaturito nelle zone interessate dai lavori di ristrutturazione. I danni furono ingenti ma per fortuna le fiamme vennero presto domate e non intaccarono la parte sottostante.

Il pensiero alla Sindone

Impossibile non tornare con la mente all’11 aprile del 1997, quando un incendio distrusse la cappella della Sindone a Torino. Allora l’intervento eroico dei vigili del fuoco permise di limitare i danni e salvare la sacra Sindone. Anche in quella occasione la struttura era interessata da lavori di ristrutturazione che in quella circostanza permisero di salvare la reliquia: se la Sindone infatti fosse stata ancora conservata nell’altare progettato da Antonio Bertola al centro della Cappella, sarebbe andata completamente distrutta, era invece stata provvisoriamente spostata (unitamente alla teca che la custodiva) al centro del coro della Cattedrale, dietro all’altare maggiore, protetta da una struttura di cristallo antiproiettile e antisfondamento appositamente costruita.

Una nuova vita

A Parigi è stata aperta un’indagine per disastro colposo, è per ora esclusa a matrice volontaria o l’atto terroristico. Il giorno dopo è già tempo di pensare alla ricostruzione, il presidente francese Manuel Macron ha dichiarato di voler aprire una raccolta fondi per la ricostruzione di Notre Dame.

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