La biblioteca paradiso dei ragazzi
BIELLA - Spazi rinnovati con luce e colori che dominano in sale che ospitano oltre alla già esistente sezione per ragazzi, un'offerta di libri che va dai giovani adulti ai più piccoli, con un intero piano dedicato a loro. La “nuova” biblioteca dei ragazzi alla palazzina Piacenza ha aperto da sabato le sue porte grazie a un lavoro di squadra che collega il passato al futuro e offre arricchimento culturale alle nuove generazioni attraverso la magia della lettura, perché è stato detto: «Le amministrazioni passano, ma i buoni progetti per la città restano».
Alla cerimonia d'inaugurazione tutti infatti hanno illustrato aspetti di questa filosofia, dal sindaco Marco Caviocchioli all'assessore alla cultura Teresa Barresi; da Valentina Piacenza che ha tagliato simbolicamente il nastro, a Carlo Piacenza che rappresentavano la famiglia che aveva fatto costruire l'edificio nel 1911, per finire con Beppe Anderi, in doppia veste di figlio di Rosalia Aglietta Anderi a cui è intitolata la biblioteca per ragazzi e di padre di Giacomo Anderi, alla cui memoria è dedicata la nuova sezione con fumetti e testi per adolescenti.
«A parlare per me - ha sottolineato l'architetto Mauro Vercellotti, che per anni ha lavorato al restauro dell'edificio - credo ci siano i fatti (ovvero i muri stessi)». Già sabato si poteva notare che erano proprio i bambini e i ragazzi i primi ad apprezzare gli spazi rinnovati e la possibilità di scegliere tra gli scaffali o i cubi collocati qui e là i loro “oggetti del desiderio” accompagnati dai genitori o dai nonni che magari si mettevano a leggere le storie per i più piccoli o scoprivano la sezione dedicata a loro con libri sull'educazione come “Il bambino che parlava alla luce”, di Maurizio Arduino, con storie sull'autismo.
Annalisa Bertuzzi
BIELLA - Spazi rinnovati con luce e colori che dominano in sale che ospitano oltre alla già esistente sezione per ragazzi, un'offerta di libri che va dai giovani adulti ai più piccoli, con un intero piano dedicato a loro. La “nuova” biblioteca dei ragazzi alla palazzina Piacenza ha aperto da sabato le sue porte grazie a un lavoro di squadra che collega il passato al futuro e offre arricchimento culturale alle nuove generazioni attraverso la magia della lettura, perché è stato detto: «Le amministrazioni passano, ma i buoni progetti per la città restano».
Alla cerimonia d'inaugurazione tutti infatti hanno illustrato aspetti di questa filosofia, dal sindaco Marco Caviocchioli all'assessore alla cultura Teresa Barresi; da Valentina Piacenza che ha tagliato simbolicamente il nastro, a Carlo Piacenza che rappresentavano la famiglia che aveva fatto costruire l'edificio nel 1911, per finire con Beppe Anderi, in doppia veste di figlio di Rosalia Aglietta Anderi a cui è intitolata la biblioteca per ragazzi e di padre di Giacomo Anderi, alla cui memoria è dedicata la nuova sezione con fumetti e testi per adolescenti.
«A parlare per me - ha sottolineato l'architetto Mauro Vercellotti, che per anni ha lavorato al restauro dell'edificio - credo ci siano i fatti (ovvero i muri stessi)». Già sabato si poteva notare che erano proprio i bambini e i ragazzi i primi ad apprezzare gli spazi rinnovati e la possibilità di scegliere tra gli scaffali o i cubi collocati qui e là i loro “oggetti del desiderio” accompagnati dai genitori o dai nonni che magari si mettevano a leggere le storie per i più piccoli o scoprivano la sezione dedicata a loro con libri sull'educazione come “Il bambino che parlava alla luce”, di Maurizio Arduino, con storie sull'autismo.
Annalisa Bertuzzi