Ipsia, si lavora al Robot Sommelier

Ipsia, si lavora al Robot Sommelier
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BIELLA - Prima, il casco intelligente “NonCasco+”. Poi, il robot salva-vite “Caesar Ai - Robot Rescue”. Ora, il robot sommelier, il cui nome iniziale abbozzato, al momento, è “Sommelierobot”.

Si respira aria di novità, nella già densa atmosfera innovativa che aleggia, da qualche tempo, all’ex Ipsia dell’istituto “Gae Aulenti” di Biella. Complice, ancora una volta, l’attività dei professori del Team dell’Innovazione Digitale Alessia Baldin, Giuseppe Aleci e Roberto Donini, con gli allievi della terza e della quarta Ipsia, ai quali si sono aggiunti - nel caso di questo ultimo prototipo legato, chiaramente, anche al mondo della ristorazione - studenti dell’indirizzo Alberghiero della scuola.

Nei laboratori dell’ex Ipsia, da un lato si è passati a modifiche del “salva-vite”, in vista della partecipazione alla rinomata manifestazione europea “Maker Faire” di Roma, per la quale l’istituto biellese è stato selezionato ancora una volta, dopo l’avventura d’esordio con “Non Casco+”; d’altro canto, è cominciata, nello stesso tempo, una nuova sperimentazione, quella di Sommelierobot appunto.

Il prototipo, quanto a “corpicino”, è lo stesso di Caesar Ai. Cambia il programma e cambiano i sensori collegati al suo computerino “LattePanda”.

Il robot sommelier, spiega il professor Giuseppe Aleci, «userà gusto, vista e odore. E consiglierà l’abbinamento migliore ai cibi che vedrà. Facendogli guardare una bottiglia di vino, infatti, ne descriverà caratteristiche e storia enologica. Ci piacerebbe farlo partecipare al concorso per il Premio “Ancalau” di Eataly».

Contesto, questo, che fa al caso dell’invenzione targata Ipsia, dal momento che il “torneo delle idee dei giovani” fino ai 34 anni che vogliano “osare” (“ancalé” significa “osare”, in dialetto piemontese) è aperto a progetti localizzati in Piemonte, ispirati al principio dell’universalità italiana e che fanno riferimento a uno dei settori-chiave della rinascita imprenditoriale del Paese: agroalimentare; moda e design; patrimonio artistico, culturale e paesaggistico; industria manifatturiera, artistica e di precisione; infine, turismo e ospitalità.

L’autore del progetto più interessante, oltre la Premio, vincerà la somma di 10mila euro, utili per poter avviare la realizzazione della propria idea. Somma importante, per un contesto scolastico di sviluppo, quale quello del corso di studi del “Gae Aulenti”.

Certo, la lavorazione su Sommelierobot necessita di spazio. E se c’è tempo, per docenti e studenti biellesi, per candidarsi al Premio “Ancalau” edizione 2018 (l’evento, versione 2017, si è tenuta in provincia di Cuneo lo scorso 17 giugno), vero è che, per il “Gae Aulenti”, è un’altra la data che si avvicina: l’istituto si avvia, infatti, alla “Maker Faire” di Roma con un Caesar Ai ancora più “avanzato”.

Il robot “salva-vite”, in caso di calamità, è pronto al soccorso: può vedere, parlare e capire le emozioni di chi gli sta davanti. «Rispetto al modello originale, abbiamo migliorato le sue capacità cognitive, adesso è in grado di interagire con un utente umano percependo meglio le emozioni e riuscendo in questo modo a utilizzare un tipo di approccio di tipo psicologico, per cercare di calmare e tranquillizzare la persona in attesa di aiuto.  Il suo comportamento si adegua alle emozioni dell’assistito», così il professor Aleci descrive questa intelligenza artificiale.

Insomma, un Caesar Ai perfezionato sarà il portabandiera degli studi sperimentali della scuola biellese. Il nuovo appuntamento con l’alta tecnologia, per il team dell’ex Ipsia, è fissato per i primi giorni di dicembre, nella Capitale. Aspettando, lui, Sommelierobot.

Giovanna Boglietti   

BIELLA - Prima, il casco intelligente “NonCasco+”. Poi, il robot salva-vite “Caesar Ai - Robot Rescue”. Ora, il robot sommelier, il cui nome iniziale abbozzato, al momento, è “Sommelierobot”.

Si respira aria di novità, nella già densa atmosfera innovativa che aleggia, da qualche tempo, all’ex Ipsia dell’istituto “Gae Aulenti” di Biella. Complice, ancora una volta, l’attività dei professori del Team dell’Innovazione Digitale Alessia Baldin, Giuseppe Aleci e Roberto Donini, con gli allievi della terza e della quarta Ipsia, ai quali si sono aggiunti - nel caso di questo ultimo prototipo legato, chiaramente, anche al mondo della ristorazione - studenti dell’indirizzo Alberghiero della scuola.

Nei laboratori dell’ex Ipsia, da un lato si è passati a modifiche del “salva-vite”, in vista della partecipazione alla rinomata manifestazione europea “Maker Faire” di Roma, per la quale l’istituto biellese è stato selezionato ancora una volta, dopo l’avventura d’esordio con “Non Casco+”; d’altro canto, è cominciata, nello stesso tempo, una nuova sperimentazione, quella di Sommelierobot appunto.

Il prototipo, quanto a “corpicino”, è lo stesso di Caesar Ai. Cambia il programma e cambiano i sensori collegati al suo computerino “LattePanda”.

Il robot sommelier, spiega il professor Giuseppe Aleci, «userà gusto, vista e odore. E consiglierà l’abbinamento migliore ai cibi che vedrà. Facendogli guardare una bottiglia di vino, infatti, ne descriverà caratteristiche e storia enologica. Ci piacerebbe farlo partecipare al concorso per il Premio “Ancalau” di Eataly».

Contesto, questo, che fa al caso dell’invenzione targata Ipsia, dal momento che il “torneo delle idee dei giovani” fino ai 34 anni che vogliano “osare” (“ancalé” significa “osare”, in dialetto piemontese) è aperto a progetti localizzati in Piemonte, ispirati al principio dell’universalità italiana e che fanno riferimento a uno dei settori-chiave della rinascita imprenditoriale del Paese: agroalimentare; moda e design; patrimonio artistico, culturale e paesaggistico; industria manifatturiera, artistica e di precisione; infine, turismo e ospitalità.

L’autore del progetto più interessante, oltre la Premio, vincerà la somma di 10mila euro, utili per poter avviare la realizzazione della propria idea. Somma importante, per un contesto scolastico di sviluppo, quale quello del corso di studi del “Gae Aulenti”.

Certo, la lavorazione su Sommelierobot necessita di spazio. E se c’è tempo, per docenti e studenti biellesi, per candidarsi al Premio “Ancalau” edizione 2018 (l’evento, versione 2017, si è tenuta in provincia di Cuneo lo scorso 17 giugno), vero è che, per il “Gae Aulenti”, è un’altra la data che si avvicina: l’istituto si avvia, infatti, alla “Maker Faire” di Roma con un Caesar Ai ancora più “avanzato”.

Il robot “salva-vite”, in caso di calamità, è pronto al soccorso: può vedere, parlare e capire le emozioni di chi gli sta davanti. «Rispetto al modello originale, abbiamo migliorato le sue capacità cognitive, adesso è in grado di interagire con un utente umano percependo meglio le emozioni e riuscendo in questo modo a utilizzare un tipo di approccio di tipo psicologico, per cercare di calmare e tranquillizzare la persona in attesa di aiuto.  Il suo comportamento si adegua alle emozioni dell’assistito», così il professor Aleci descrive questa intelligenza artificiale.

Insomma, un Caesar Ai perfezionato sarà il portabandiera degli studi sperimentali della scuola biellese. Il nuovo appuntamento con l’alta tecnologia, per il team dell’ex Ipsia, è fissato per i primi giorni di dicembre, nella Capitale. Aspettando, lui, Sommelierobot.

Giovanna Boglietti   

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