Calci e pugni alla compagna incinta

Calci e pugni alla compagna incinta
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Ci sono la droga, l’alcol, il disagio di una vita disordinata, sempre al limite, il desiderio irrefrenabile di procurarsi i soldi per bere o il metadone, alla base di una storia di maltrattamenti di una ragazza incinta e di sua madre che ha portato alla condanna di un giovane di 26 anni, per l’anagrafe residente a Candelo, di fatto abitante a Biella, a un anno e otto mesi di reclusione. Il giudice ha inoltre condannato l’imputato a risarcire i danni alle parti offese che sono stati liquidati nella somma per entrambe di 5.000 euro. I presunti maltrattamenti si sarebbero protratti dal mese di maggio 2013 al dicembre del 2014. Il capo d’imputazione riporta episodi molto dettagliati. Secondo l’accusa, l’imputato avrebbe minacciato, insultato e picchiato con cadenza quasi giornaliera sia la compagna sia la madre di lei. 
V.Ca.

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Ci sono la droga, l’alcol, il disagio di una vita disordinata, sempre al limite, il desiderio irrefrenabile di procurarsi i soldi per bere o il metadone, alla base di una storia di maltrattamenti di una ragazza incinta e di sua madre che ha portato alla condanna di un giovane di 26 anni, per l’anagrafe residente a Candelo, di fatto abitante a Biella, a un anno e otto mesi di reclusione. Il giudice ha inoltre condannato l’imputato a risarcire i danni alle parti offese che sono stati liquidati nella somma per entrambe di 5.000 euro. I presunti maltrattamenti si sarebbero protratti dal mese di maggio 2013 al dicembre del 2014. Il capo d’imputazione riporta episodi molto dettagliati. Secondo l’accusa, l’imputato avrebbe minacciato, insultato e picchiato con cadenza quasi giornaliera sia la compagna sia la madre di lei. 
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