Barriere architettoniche, lo studio degli studenti

La rilevazione si è concentrata su Chiavazza.

Barriere architettoniche, lo studio degli studenti
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Barriere architettoniche, le rilevazioni degli studenti. Il lavoro fatto con un consulente d'eccezione che si è messo a disposizione dello studio. Ecco i risultati.

Barriere architettoniche, il lavoro degli studenti

Era già accaduto l'anno scorso in città e il risultato era stata una mappa interattiva con oltre 500 punti critici per la vita quotidiana di chi è disabile. Quest'anno la collaborazione tra il Comune e l'istituto Gae Aulenti si è ripetuta, concentrandosi su Chiavazza. I i ragazzi della classe terza indirizzo costruzione, ambiente e territorio, nei due giorni di sopralluogo svolti nel rione, hanno avuto un consulente d'eccezione. Mosé Businaro, li ha accompagnati sulla sua sedia a rotelle, aiutandoli a focalizzare i punti più critici. Businaro, con gli insegnanti della scuola e lo studente Danny Sturniolo, portavoce di tutti i compagni che hanno collaborato al progetto, hanno preso parte alla seduta di mercoledì 5 aprile della Commissione Barriere. Riunione convocata dalla presidente Claudia D'Angelo. E una buona fetta della seduta è stata dedicata all'analisi dei risultati.

Sono 210 i punti critici a Chiavazza

I punti critici censiti sono 210. Per ognuno è stata compilata una scheda, caricata in un secondo tempo su una mappa interattiva raggiungibile via internet e consegnata agli uffici comunali per la valutazione. Ogni barriera architettonica è stata contrassegnata da un colore in base alla complessità di soluzione del problema. Per quelle nere, che sono 156, bastano pochi accorgimenti per risolvere la situazione. Per le 44 verdi occorre un piccolo investimento economico per svolgere lavori. Mentre per le 10 marchiate con il colore rosso è richiesto un intervento più complicato e più costoso. «Ci ha stupito» ha detto Danny Sturniolo «la situazione dei passaggi pedonali. In un caso è stato costruito il palo del semaforo proprio in corrispondenza dell'attraversamento, con conseguente riduzione dello spazio sul marciapiede oltre alla difficile accessibilità».

Due giorni di lavoro in strada

La schedatura ha richiesto due giorni di lavoro su strada, con la classe divisa in sette gruppi per battere a tappeto il quartiere, e altri tre di inserimento dati al computer, nella settimana che la scuola dedica all'alternanza scuola-lavoro, pensata come un'esperienza sul campo utile per i futuri geometri. «E utile per noi» ha commentato l'assessore ai lavori pubblici Valeria Varnero «che con questo lavoro e con quello dell'anno scorso abbiamo a disposizione una mappa quasi completa della città e dei punti in cui è più urgente intervenire. Sicuramente è stata utile anche per i ragazzi, che hanno maturato una sensibilità più profonda verso il tema delle barriere architettoniche e delle difficoltà a muoversi delle persone disabili».

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